Villacidro e le sue attrazioni


descrizione del paesaggio

Villacidro è un bellissimo paese turistico con circa 15000 abitanti situato a circa 50 km da Cagliari e 60 km da Oristano, si trova al centro del Campidano sul lato occidentale ai piedi del monte Linas. foto/foto_villacidro/p_zampillo.jpg Il nome del paese è dato dal cedro del libano che i Fenici introdussero in Sardegna.
Villacidro è famoso per le sue bellissime montagne, per i suoi terreni irrigui che producono ottimi agrumi, pesche, ciliegie, olive.
foto/foto_villacidro/lavatoio.jpg Il 25 Settembre del 1887, l'amministrazione comunale deliberava per la costruzione del lavatoio, affidando l'incarico all'ingegnere Enrico Pani. Il lavatoio venne edificato nell’antico rione chiamato "Frontiera de sa mitza", il progetto comprendeva anche la costruzione del macello e di altre opere che avrebbero cambiato la vita dei Villacidresi. foto/foto_villacidro/lavatoio_1.jpg Il Lavatoio è in stile liberty, la struttura venne realizzata utilizzando ghisa e ferro, invece le vasche vennero costruite in trachite nera di Serrenti, il tutto impreziosito da sculture di marmo. La costruzione del Lavatoio rappresentò un raro esempio di notevole impatto sociale, per la funzione che sarebbe andato a svolgere, ricordiamo che fu un punto di aggregazione per i cittadini di Villacidro per quasi un secolo.


Nella foresta demaniale di Monti Mannu troviamo due bellissime cascate, denonimate Piscina Irgas e MuruMannu. Il nome muru mannu che tradotto sarebbe "muro grande" gli è stato dato per l'imponente parete verticale alta circa 70 mt che dovrebbe dargli il primato di cascata più alta dell'isola. Non bisogna dimenticare comunque anche una terza cascata denominata  cascata del Linas sicuramente affascinante quanto le altre. (in sequenza sotto Muru Mannu, Piscinirgas, Linas)
foto/foto_villacidro/muru_mannu.jpg foto/foto_villacidro/piscinirgas.jpg foto/foto_villacidro/cascata_linas.jpg


E' sicuramente importante citare la chiesa campestre di San Sisinnio,foto/foto_villacidro/san_sisinnio.jpg che si trova nell'omonimo parco (il quale le ha dato il nome), circondata da imponenti olivastri millenari. La chiesa venne edificata nel 1630 circa, forse su una chiesa preesistente. Si narra che l'arcivescovo Francisco de Esquivel donò una reliquia del corpo di San Sisinnio al canonico di Villacidro. Nel 1921 un incendio doloso la distrusse in parte, infatti l'altare maggiore in legno, la terza campata della volta, la navata centrale a capriate e il simulacro del santo vennero distrutti dall'incendio. La festa in onore del santo si celebra nella prima domenica di agosto, essa inizia il venerdì, quando una processione, con sindaco, sacerdote a cavallo e la scorta armata, conduce la reliquia fino alla chiesetta, il tutto si ripete la domenica sera riportando nella parrocchia di Santa Barbara la reliquia. In passato le famiglie arrivavano dal paese e dai paesi vicini con le Traccas, soggiornavano a San Sisinnio per tutta la durata della festa. Di fronte alla chiesa si trovava una casetta con due stanze, (recentemente recuperata) che ospitava il sindaco durante i festeggiamenti. A fianco della chiesa (si intravede a sinistra della foto) era presente un loggiato che veniva usato dai venditori di carne e di pesce.
Inoltre, Villacidro ha ospitato personaggi importanti come Gabriele D'Annunzio, il quale dedicò un sonetto alla cascata di "Sa Spendula". Altro personaggio importante è stato Giuseppe Dessi, autore di capolavori letterari moderni quali "Paese d'ombre" e "Il disertore". La cascata di Sa Spendula è meta ogni anno di numerosi visitatori, che possono ammirare lo spettacolo che madre natura ha creato. Il nome sa Spendula sta ad indicare proprio il significato di cascata. Il periodo migliore per essere visitata è sicuramente durante la stagione delle piogge, ma anche d'estate è pur sempre un bel vedere, anche perché se l'nverno è stato benevolo con le pioggie, l'acqua non mancherà di sicuro. Il comune ha provveduto ad illuminare il percorso che porta alla cascata, creando una suggestiva illuminazione serale. foto/foto_villacidro/sa_spendula.jpg Nel 1882 Gabriele d'Annunzio quando visitò Villacidro rimase così affascinato dalla bellezza della cascata che le dedicò un sonetto. "Dense di celidonie e di spineti / le rocce mi si drizzano davanti / come uno strano popolo d'atleti / pietrificato per virtù d'incanti. / Sotto fremono al vento ampi mirteti / selvaggi e gli oleandri fluttuanti, / verde plebe di nani; giù pei greti / van l'acque della Spendula croscianti. / Sopra, il ciel grigio, eguale. A l'umidore / della pioggia un acredine di effluvi / aspra esalano i timi e le mortelle. / Ne la conca verdissima il pastore / come fauno di bronzo, sul calcare, / guarda immobile, avvolto in una pelle." (G. D'Annunzio, 1882). Come anticipato prima, il comune di Villacidro ha compiuto diversi interventi nella piazzetta, realizzando dei muretti in pietra, un ponte in legno e un piccolo parco giochi per bambini, rendendo il tutto più accogliente ai visitatori.

RICONOSCIMENTI SPORTIVI per fabio aru

Un riconoscimento particolare lo merita Fabio Aru, che vincendo la Vuelta 2015, ha fatto impazzire tutta Villacidro e l'Italia intera. Conoscendolo personalmente in quanto amici di famiglia, sono molto orgoglioso di questo suo successo, ricordiamo che nel giro d'Italia è arrivato secondo. Spero che l'entusiasmo che Villacidro sta vivendo in questo momento, possa invogliare tantissimi giovani a praticare lo sport, ricordando che anche il tennis può dare tantissime soddisfazioni.

Fabio Aru su Facebook..

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